cartolina #2 Mario, ti scrivo per dirti che quest’anno, mentre ero in vacanza al mare, ho cambiato gusti. Non mi fanno più schifo le beghe familiari per la spartizione dell’eredità. Sono cosa umana, di poco conto. E se ci sono cose che adesso mi fanno schifo, queste non sono i vermi sarcofagi o le battute…
cartolina #1 La calura marocchina, le sette postmeridiane, una solitudine scalena, l’ombrellino giallo nel Daiquiri – troppo lime sdice. Sul fronte di questa cartolina che vorrei inviarti, un ragazzo sta chiudendo gli ombrelloni dello stabilimento balneare Ostia 2000, mentre qualcuno, forse il bagnino in seconda, gli lancia un gavettone. Il bianco e nero è nitido:…
LE SEDUTE Risponderò con esattezza: la signora Vanda Elettra era una donna dallo sguardo di taglio. Sono quasi convinto di non averla mai guardata dritta negli occhi. Nel giro di un’ora fumava un gran numero di sigarette con la mano destra sempre in alto al gomito ripiegato, vicino alla testa. Fumava, senza voracità. A ritmo…
il rovescio del regno ispirato al film Sàtàntàngo, di Bèla Tarr Incontrai l’oste in una fangosa landa della periferia ungherese. La sua sagoma stagliata contro un orizzonte alto, come irraggiungibile, camminante e fiera, come dovrebbe essere quella di un uomo. Mi sono perso, mi disse. Allora, nel gonfio vento moscovita che ululava da est, gli…
La fede «Siediti sul bidet» dissi a L. Lei aprì le gambe e ci si sedette. Sulla schiena curva potevo contarle vertebre. La finestra aperta, i nei gettati sulla pelle e intirizziti dall’inverno – L. aveva molti più nei di S.Le dissi «apri l’acqua fredda», e lo scroscio si diluì nel ronzio del neon accesso…
maria, piena di grazia Che il dolore di madre che c’ho nessuno lo capisce. Che io, mio figlio Gaetano, l’ho fatto maturo con tutti i santi crismi e tanta punizione l’anima mia non la merita. E alla madre e al padre mio ho portato rispetto fino alla tomba. E al denaro ci pensai con moderazione,…
differenza di potenziale vincenzo montisano N. è in ritardo. La strada costiera è deserta: potrebbe essere la mia ultima volta sul litorale. La brezza e le valigie, il sole mortale; in mare vele bianche, gabbiani intrappolati tra acqua e aria. Se fisso ancora quel fianco di montagna laggiù – mi sono detta in questi lunghi…
le cose che vanno vincenzo montisano Un’altra stanza d’albergo. Le polaroid sparpagliate tra i pacchetti di Marlboro vuoti e i ritagli di giornale macchiati di vodka. Incenerisco piccoli pezzi di carta con l’accendino.Bussano alla porta. – Servizio in camera.– Lascia lì e vattene! – dico.La poca luce sfuma i contorni dell’arredamento. Il tavolo ricorda gli…
Notte. Rosso, il cielo. E labbra di donna e ventri rigonfi, a coprirlo. A tonnellate si affollano nuvolaglie lugubri per le praterie del firmamento ed io sotto-messo, ramingo nella città, la mia, deserta. Le strade viste milioni di volte, i passaggi a livello, i bar dove si tirano pompini con la serranda a mezz’asta. Per…