il riproporsi dello stordimento

È il riproporsi dello stordimento
la coercizione mirabile del tempo.
Mi prende per gradi

la qualità del suo sadismo risale
come asfissiando l’ombra il picco
luccicante, terminale, delle montagne ferrose.
Nel sadismo occorre risolutezza.

Succhiatole il respiro in bocca
dall’esofago la mano alle spugne polmonari
il nodo della lotta cede alla responsabilità del dolore.
La sopravvivenza è una disfunzione della morte.

I giorni si accalcano sulle panchine.
Mi siedo fiaccato dalla persistenza degli alberi.
Nei giardini pubblici è l’anestesia.

Sfinirsi… sfinirsi fino all’ossidazione,
parlare a mia madre come a una cagna.

ottobre 2019

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *