Magària, di Debora De Bartolo
Testo di Vincenzo Montisano
Sono la vedova del secolo che viene e brucerò all’alba. Così è stato deciso. La notte è passata placida nell’umida cella di pietra. Dalla piccola finestra, ho osservato il mare, nero, che la luce del sole al suo arrivo non troverà. Non c’è umanità nell’umanità, soltanto il peso d’una condanna sulla testa che mi grava come un macigno pronto a staccarsi. Le vene delle tempie si ingrossano. Digrigno i denti nel sonno della colpa.